La gestione della rabbia

La rabbia è un’emozione di base, uno stato affettivo intenso che si attiva in risposta a diversi stimoli interni o esterni all’individuo.

L’emozione della rabbia, che in molte occasioni dovrebbe avere funzione adattiva, può tuttavia diventare causa di sofferenza per il soggetto quando la sua intensità è molto elevata e si protrae a lungo, talvolta compromettendo le relazioni sociali e sfociando in azioni dannose.

È possibile interpretare la rabbia come un processo che vede il susseguirsi di alcune fasi – inizio, durata e attenuazione – a cui si accompagnano modificazioni fisiologiche e altrettante modificazioni comportamentali.

Possiamo sperimentare la rabbia quando ci imbattiamo in un ostacolo per il raggiungimento dei nostri obiettivi o quando riteniamo che i nostri diritti o i nostri bisogni non siano stati presi in considerazione; è altresì vero che ci arrabbiamo quando percepiamo minacciata la nostra autostima o la nostra immagine sociale: emerge così la funzione adattiva della rabbia, che risiede nel bisogno di difendersi per sopravvivere all’ambiente in cui ci troviamo.

Sviluppare una buona capacità di gestione della rabbia, aiuta la persona a essere consapevole dei contenuti del pensiero disfunzionali, a modularli e modificarli, lavorando sul cambiamento del comportamento conseguente.

Questo fa sì che l’individuo riesca a far fronte agli eventi della vita in maniera più efficace promuovendo il proprio benessere psico-fisico.

 

Francesca Alemanno, Zentrum-Mensch