Comunicazione genitoriale

La qualità della comunicazione tra i componenti di una famiglia è uno degli indicatori principali del benessere della stessa.

Gli aspetti che permettono ad una famiglia di avere un buon funzionamento riguardano infatti principalmente la comunicazione, la flessibilità e la coesione tra i vati membri che la compongono.

Le modalità comunicative impiegate risultano essere chiaramente differenti a seconda dei ruoli ricoperti dai vari membri della famiglia e dei sottosistemi che in uno specifico momento vengono coinvolti; i vari sottosistemi possono riguardare gli adulti, in quanto genitori o in quanto coppia relazionale, quello dei figli nel loro rapporto fraterno oppure, in maniera trasversale, nella comunicazione che riguarda genitori e figli.

In generale, a prescindere dalle persone che vengono coinvolte nella comunicazione, una buona base per poter comunicare comprende principalmente tre aspetti:

- l’ascolto attivo

- il rispetto di ciò che l’altro sta dicendo

- l’apertura alla possibilità di trovare un terreno comune

Questi tre aspetti fondamentali permettono di applicare poi altre modalità più specifiche che possono aiutare nello specifico la comunicazione trasversale tra genitori e figli:

- Stabilire chiaramente cosa è importante e cosa no: è importante che il genitore riesca a rendere puntuali e precise le proprie osservazioni riguardo a ciò che intende sottolineare realmente per aprire maggiori spazi al dialogo e al confronto

- Fare richieste possibili e realistiche: nella relazione educativa è rischioso confondere i propri desideri e aspirazioni con quelle dei figli, è altrettanto dannoso fare richieste troppo impegnative rispetto alle reali possibilità di realizzarle da parte del figlio.

- Riconoscere i propri dubbi e mancate conoscenze: essere genitori affidabili non significa essere infallibili. Celare le negatività e le difficoltà altera la lettura della quotidianità e rischia di fornire un modello di sé così irraggiungibile da apparire distante dai figli e, come tale, lontano dalla comprensione dei loro bisogni.

- Essere empatici: l’empatia consiste nel comprendere in quale stato emotivo si trova l’altro e nel comunicarglielo. La comunicazione empatica riduce le distanze e alimenta il sentimento di prossimità, è indicativa del rispetto rivolto all’universo emotivo del figlio.

 

Francesca Alemanno, Zentrum-Mensch